Enzo Gazzone
(San Germano Vercellese 1894 – Vercelli 1970)
Luci del mattino
olio su tela, firmata
86 x 110 cm
L’inedito dipinto di Enzo Gazzone, Luci del mattino, è stato donato nel 2017 al Museo e va ad arricchire le collezioni del Novecento piemontese. La tela è esposta accanto alla tavoletta del pittore raffigurante La pesta del terreno, parte della serie Rapsodia della risaia, elaborata a partire dagli anni Trenta e composta da circa quaranta dipinti che mostrano le tradizionali fasi di lavorazione della risaia. Il Museo conserva inoltre di Gazzone le tele Ritratto di Giovanni Randaccio e Ritratto di Antonio Borgogna e l’acquaforte Malinconia.
L’opera Luci del mattino fu donata dal pittore all’amico Gregorio Mazzarino dopo essere stata esposta alla Mostra degli artisti della Provincia di Vercelli del 1942 a Palazzo Centori.
Gazzone usa l’intero spazio della tela per la rappresentazione della campagna e concentra l’attenzione sulla rifrazione nell’acqua del cielo carico di nuvole temporalesche. Il risultato ottenuto è quello, quasi con un effetto monocromo, di un cromatismo delicato nei passaggi e nelle misurate sfumature che vibrano dai toni del rosa alle varianti del blu, del celeste e dell’azzurro, con toni pervinca e cerulei. La presenza umana, totalmente assente, è evocata dai cascinali all’orizzonte in uno spazio sospeso e silente che richiama il dipinto Risaia di Umberto Ravello (Vercelli 1881-Monte Grappa (Tv) 1917) esposto al Borgogna in deposito pluriennale dal Museo del Novecento di Milano.