“L’ arte si sposta”, non solo per poter essere diffusa a un pubblico sempre più ampio, ma anche per poter coinvolgere ogni singola persona, rendendola partecipe e attenta a ciò che la circonda, sensibilizzandola e appassionandola.
Questo avviene spesso anche al Museo Borgogna. In pochi giorni ho potuto assistere, insieme al conservatore e alla registrar del museo, alle operazioni di movimentazione di opere d’arte in arrivo o in partenza. Il 28 Giugno ho osservato il disallestimento del quadro “Prima lezione di equitazione” del pittore ottocentesco Teofilo Patini.
Stimolante e molto educativa è stata la parte sulla rimozione del dipinto dalla parete nella sala del Realismo italiano. L’attenta metodica di intervento affrontata da una ditta di trasportatori specializzata ha incrementato il mio interesse personale riguardante la movimentazione museale delle opere, affine oltretutto, al mio corso di studi all’interno dell’ ACME.
Il 5 Luglio invece è rientrata “a casa” una delle opere più ammirate dai visitatori, il famoso quadro del pittore divisionista Angelo Morbelli: Per ottanta centesimi!
Protetto con un imballaggio su misura, all’interno di una doppia cassa, dopo un attento trasporto effettuato da un personale competente e con una copertura assicurativa di notevole complessità, il Morbelli è tornato ad essere il protagonista per eccellenza della sala dedicata alla pittura di paesaggio vercellese. Osservando il dipinto, mi sono sentita parte integrante della scena: ho percepito la fatica delle mondine intente nel lavoro in risaia, il calore del soleggiato pomeriggio, il rumore della natura circostante e il chiacchiericcio delle donne.
In questo avvio di attività di servizio civile in museo posso affermare che in questo “luogo sacro alle Muse”, ogni opera d’arte racconta una storia speciale e ognuna di loro è pronta per essere osservata, ammirata e ricordata secondo lo sguardo personale dei visitatori che si interessano a loro.
Giorgia Bianchetta