La sera dell’ 8 Luglio le sale del museo Borgogna sono state pervase dalle musiche di Mozart e Prokofiev, egregiamente eseguite dalla giovane e talentuosa pianista napoletana Ludovica De Bernardo, insegnante di Pratica della lettura pianistica presso il Conservatorio di Sassari e di Pianoforte Principale presso il Conservatorio “Vittadini” di Pavia.
Così, l’atmosfera notturna e silenziosa dei locali al piano terreno, custodenti opere del Rinascimento e del Seicento italiano e straniero, è stata ancora una volta dolcemente interrotta da quell’altra forma d’arte che Oscar Wilde definiva “il tipo perfetto dell’arte, perché non può mai svelare il suo ultimo segreto”. Mentre, per ricordare le parole di un illustre filosofo di età classica, la musica rappresenta addirittura la legge morale che dà anima all’ Universo…l’essenza dell’ordine ed elevatrice di ciò che è buono, giusto e bello, di cui è la forma invisibile, ma tuttavia splendente, appassionata ed eterna.
Ecco dunque che quanto avvenuto in questa calda serata d’estate vercellese può ben sintetizzarsi come “incontro tra le arti, dove l’una abbracciando l’altra ha creato un vortice di emozioni”.
Il concerto si è aperto con il Rondò in La minore K 511, capolavoro di Mozart del 1787, eseguito in modo impeccabile.
Occhi e orecchie di tutto il pubblico sono stati catturati dalla indiscutibile bravura ed eleganza della pianista.
A chiudere è stata la Toccata in Re minore Op.1, scritta da Sergei Prokofiev nel 1912. Un brano estremamente difficile con cui la pianista ha dato l’ultima, ulteriore, dimostrazione del suo virtuosismo.
L’intensità, il movimento, l’incalzare della melodia hanno finito per rubare anche il fiato degli spettatori, visibilmente emozionati.
È stata senz’altro un’esperienza rilevante anche per i giovani volontari del Servizio Civile, non solo per quelli attivi in museo, ma anche per quelli “esterni” che partecipando hanno saputo cogliere il senso e le opportunità che il Servizio Civile crea.
Insomma, la comunità di Vercelli, grazie alla proficua collaborazione tra il Museo Borgogna e la Società del Quartetto, potrà sempre godere dell’incantevole ed irrinunciabile incontro tra le arti.
Elsa Lombardi Giocoli