ALFONSO BALZICO
(Cava dei Tirreni, Salerno 1825 – Roma, 1901)
Amorino seduto su un tronco
bronzo, firmato
inv. 1906, XV, 109

28 X 13 X 13 cm

Un putto alato è rappresentato nudo, seduto su un tronco d’albero mentre protende in avanti la mano destra per chiedere l’elemosina nascondendo due frecce dietro la schiena. 
Il bronzetto è firmato dal celebre scultore campano Alfonso Balzico che, dopo una prima formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, si spostò, tra il 1858 e il 1860, a Milano e Firenze per poi rientrare nuovamente a Napoli. Dalla consuetudine a modellare piccole figurine per il presepe e animali, Balzico passò a commissioni di ritratti e monumenti più impegnativi come quelli per il Principe Umberto (1865), la principessa Margherita a cavallo, il conte Cavour o il monumento equestre al duca di Genova a Torino (1863-67). Da un iniziale manierato neoclassicismo il suo stile si caratterizzò per un moderato verismo con una propensione romantica. Nel 1863 fu chiamato a Torino da Vittorio Emanuele II e nel 1866 venne nominato “Scultore della Casa Reale”. Sono numerosi i monumenti che lo resero celebre: a Torino si conservano quello di Massimo d’Azeglio (1873) e quello del Duca Ferdinando di Genova (1877). Partecipò anche ad alcune esposizioni nazionali, tra cui quella alla Promotrice di Torino nel 1868, e internazionali come quella di Parigi del 1900. Trasferitosi a Roma nel 1875, vi allestì uno studio che divenne un museo pubblico nel 1907 con la solenne inaugurazione della regina Margherita. Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma è esposto il marmo raffigurante Cleopatra.

Alfonso Balzico Amorino bronzo Museo Borgogna Vercelli