ARTHUR SEVERIN JOHANN NIKUTOWSKI
(Königsberg 1830- Düsseldorf 1888)
La chiesa interdetta
1879
olio su tela, firmata e datata
inv. 1906, X, 171
105,5 x 150 cm
L’opera venne acquistata da Antonio Borgogna all’Esposizione Internazionale di Monaco del 1879 con il titolo “Winter”.
Il titolo, riportato anche sul cartiglio appeso al tronco e ribadito dal collezionista in inventario, esplicita il soggetto dell’opera: la chiesa interdetta. L’interdetto è una censura o pena ecclesiastica con cui la chiesa priva i fedeli dell’uso dei sacramenti, uffici divini, ingresso in chiesa e sepoltura religiosa. Può essere personale o relativo ad un luogo in cui si impedisce la celebrazione di messa e sacramenti o, nel caso di un cimitero, della sepoltura. Nel dipinto, infatti, i simboli religiosi sono coperti da drappi neri, gli accessi sbarrati (tanto che la fossa è appena stata scavata all’esterno del perimetro cimiteriale) e le campane della chiesa sono poggiate ai piedi del campanile.
Arthur Severin Johann Nikutowski studiò all’Accademia di Köninsberg e a quella di Düsseldorf. Fu allievo di Carl Friedrich Lessing a Karlsruhe come emerge dal confronto con il dipinto, Il cortile del convento nella neve, del 1830, al Wallraf-Richartz-Museum di Colonia. Il nostro pittore è un esponente tardo della scuola di Düsseldorf, i cui soggetti ricorrenti sono di gusto romantico con contenuti letterari e biblici spesso ambientati in scenari neomedievali.
Ciò che emerge in quest’opera, al di là del soggetto e dell’esasperazione drammatica che spicca nella figura del cane accucciato vicino alla bara bianca del suo padrone, è la resa minuziosa e fotografica dell’ambientazione invernale che riporta in modo estremamente efficace l’effetto dei rami innevati e le ombre dei passi sprofondati nella neve.