BERNARDINO LANINO
(Vercelli (?) ante 1514– Vercelli ante 1583)
Annunciazione
Tavola
In deposito dall’Istituto di Belle Arti di Vercelli, proveniente dalla famiglia Olgiati di Vercelli
181 x 125 cm
La tavola, la cui provenienza originaria resta ignota, passò dalla collezione Olgiati di Vercelli all’Istituto di Belle Arti nel 1865 che ne diventa proprietario nel 1929. L’opera è esposta al pubblico al Museo Borgogna dal 1934. L’iconografia non comune, rispetto alla consueta raffigurazione di profilo dell’angelo annunciante, mostra un movimento che viene incontro allo spettatore. L’andamento dinamico delle figure, l’evidente torsione della Vergine e il moto dell’angelo appena atterrato e dalle vesti rigonfie, mostra una nuova apertura di Bernardino Lanino al Manierismo. Anche i toni preziosi e freddi, il volto ceruleo dell’angelo e le tonalità acide della sua veste sono in linea con la tarda attività del pittore. La tecnica pittorica mostra colori sfibrati e pennellate lunghe dai toni vivaci ma freddi che lasciano trasparire il disegno sottostante. La scioltezza del tratto disegnativo può essere confrontata con opere grafiche come il Volto dell’Annunciata della Biblioteca Reale di Torino e i disegni degli Angeli musicanti conservati all’Ambrosiana di Milano per gli affreschi della chiesa di San Francesco a Vercelli.