FRANCESCO BETTI
(notizie dal 1848 al 1886)
Stipo con fiori, frutta, conchiglie e uccelli
Stipo con pappagallo, fiori, frutta, uccelli, conchiglie e farfalle
Ebano con decorazioni in commesso di pietre dure
inv. 1906, XV, 40, 41
dim. h 207 x 117 x 42
I due stipi, esposti nella ex sala XV della casa-museo di Antonio Borgogna, rappresentano i vertici della pregiata produzione dell’ebanista fiorentino Francesco Betti, specializzato nella tecnica del commesso in pietre dure.
Nella collezione museale Borgogna affiancò anche altri oggetti realizzati con la stessa tecnica e attualmente esposti in altre sale. Si distingue un porta-gioie del XVII secolo, custodito in uno degli stipi a vetrina della sala XV, e tre tavolini da centro ottocenteschi dello stesso Betti.
Il dettagliato e virtuosistico repertorio di motivi floreali, marini e animali, come il colorato pappagallo, le conchiglie, i fiori, la frutta, gli uccelli e le farfalle, è eseguito con particolare maestria nell’intarsio delle pietre semi preziose. Le forme e i volumi delle decorazioni sono resi sfruttando il colore naturale di sottili lastre di pietre tra cui lapislazzuli, madreperla, ametista, diaspro bruciato di Volterra, onice, calcedonio del Cosentino, lineato dell’Arno, giadeite, fior di pesco e rosso di Levanto.
La coppia di stipi fu acquistata da Antonio Borgogna all’Esposizione Industriale di Milano del 1881.