FRANCESCO PORZIO
(Vercelli, 1854 – 1934)
Busto di Antonio Borgogna
1910
scultura in bronzo a fusione su basamento in granito, datata e firmata: “F. PORZIO 1910”.
busto: 52 x 110 cm
basamento (stele): h 190 cm
Il busto-monumento del fondatore Antonio Borgogna, che accoglie i visitatori in facciata, a sinistra dell’ingresso del Museo, venne commissionato nel 1909 dal sindaco Oreste Bacolla in accordo con il Museo, dopo aver intitolato la via a suo nome. L’opera, originariamente posta difronte alla porta, divenuta solo successivamente principale accesso al museo, venne in seguito spostata a sinistra e ruotata di 45°. Il monumento fu commissionato a tre anni dalla morte di Borgogna e inaugurato il 15 agosto del 1910. La scelta dello scultore Francesco Porzio, che aveva conosciuto approfonditamente Antonio Borgogna, di cui non esistevano fotografie o ritratti, fu dovuta anche al fatto che, su richiesta della famiglia, aveva tratto dalla salma del collezionista la sua effige.
Il ritratto, a grandezza naturale a braccia conserte con gli occhiali tenuti nella mano sinistra, è presentato su di un basamento arricchito da racemi ed elementi floreali. Sulla stele-basamento sovrasta l’epigrafe, scritta da Angelo Treves, un’ulteriore fascia decorativa in bronzo in stile Decò con quattro medaglioni-ritratto con volti maschili e femminili. L’iscrizione commemorativa riporta: “Antonio Borgogna / le preziose opere d’arte / con amore raccolte / offerte al comune / perché nel culto del bello / il popolo educasse / il pensiero il sentimento”.
Un bozzetto di questa versione, che mostra una cauta apertura modernista, venne presentato all‘Esposizione artisti vercellesi mostra di oreficeria del 1922.
Altre due fusioni del solo busto-ritratto si trovano presso istituzioni beneficiate dal testamento di Borgogna: una, datata 1905, presso la Scuola professionale “geom. Francesco Borgogna”, ed un’altra versione analoga, del 1906, presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso. (Bibliografia: Francesco Porzio 1854-1934. Un omaggio allo scultore vercellese, a cura di C. Lacchia e V. Natale, Vercelli 2016)