MANIFATTURA SVIZZERA, attr. Frères Rochat di Ginevra (attivi dal 1813)
Scatola-carillon con uccellino, 1820 ca.
Oro giallo, rosa e verde, argento, diamanti taglio a rosa, rubini taglio rotondo e ovale, perle, incisione, cesellatura, guilloché, incastonatura a griffe, a baffi e a bordo battuto, meccanismo con soffietto in pergamena.
inv. 1906, XX, 141
25,65 x 77,27 x 52,40 mm
Lo splendido carillon fu probabilmente acquistato direttamente a Ginevra da Borgogna che ne descriveva in inventario dettagliatamente il funzionamento. L’oggetto evidenzia un’altissima qualità degli apparati orafi con diverse tonalità di oro e di lavorazione delle superfici lucide, opache o lavorate a puntinatura arricchito dalla presenza di pietre preziose e perle. La preziosità dei materiali e della lavorazione si uniscono alla qualità del delicato meccanismo che prevedeva il movimento di un “uccellino mosca”, ovvero un colibrì, che muoveva le ali e cantava due diverse melodie azionandosi automaticamente attraverso la carica di una chiavetta. Il meccanismo interno presenta un soffietto in pergamena che permetteva di azionare il movimento. Oggetti analoghi, di grande pregio e rarità sono conservati presso il Il Museo degli automi musicali di Seewen, in Svizzera. Purtroppo le condizioni conservative attuali, malgrado la revisione di restauro, non consentono più di ascoltare il canto dell’uccellino del carillon che tuttavia possiamo immaginare attraverso il confronto con gioielli simili.
La manifattura è attribuibile a quella dei tre fratelli Rochat, proveninti da Le Brassus in the Vallée de Joux, figli dell’orologiaio David Rochat (1746–1812). David Rochat costituì infatti una società con i suoi tre figli intorno al 1800: Jacques François Elisée Rochat, (1771–1836), David Frédéric Henri Rochat, (1774–1848) and Henri Samuel Rochat, (1777–1854). Dopo la morte del padre i tre fratelli trasferirono l’attività a Ginevra nel 1813. Lavorarono a Ginevra in Terreaux de Chantepoulet, fino circa il 1820, quando si divisero in due gruppi diversi.
