GEROLAMO GIOVENONE (Barengo 1490 ca.-Vercelli 1555)
e BERNARDINO LANINO (Vercelli (?) ante 1514- Vercelli ante 1583)
Adorazione del Bambino con i santi Francesco d’Assisi e Antonio da Padova
Tavola
194 x 123 cm
L’inedito capolavoro di Gerolamo Giovenone e Bernardino Lanino, acquistato da Banca Patrimoni Sella & C. è esposto in deposito permanente al Museo dal marzo 2018 dopo un accurato restauro. Insieme all’Adorazione della sacrestia di San Cristoforo e a quella del Museo Leone di Vercelli le tre composizioni sono state ricavate da un unico cartone preparatorio conservato all’Accademia Albertina di Torino (inv. 330). Una terza versione più tarda, attribuita a Giuseppe Giovenone il Vecchio, è conservata presso la chiesa di Santa Maria della Consolazione a Milano. In primo piano un angelo dalle ali iridescenti porge il Bambino alla Sacra Famiglia, secondo il modello gaudenziano dell’Adorazione del Bambino del John and Mable Ringling Museum of Art di Sarasota. A sinistra è ritratto san Francesco, con il libro e la croce, e a destra sant’Antonio con il giglio fiorito. Sullo sfondo appare l’Annuncio ai pastori. L’opera, attribuita da Massimiliano Caldera a Gerolamo Giovenone e Bernardino Lanino, si colloca nel quarto decennio del ‘500 nella fase matura della produzione dell’artista (M. Caldera, Gerolamo Giovenone. Un capolavoro ritrovato, a cura di D. Magnetti, Cinisello Balsamo (Mi) 2018, pp. 27-33).