GIOVAN BATTISTA SALVI DETTO IL SASSOFERRATO
(Sassoferrato, Ancona, 1609-Roma 1685)
Madonna con Bambino Gesù
olio su tela
inv. 1906, V, 354
103,5 x 76,7 cm
L’opera fu acquistata da Antonio Borgogna all’asta delle raccolte Pallavicino Grimaldi di Genova nel 1899, per L. 2650. Originariamente di formato rettangolare sarebbe poi stata ridimensionata nella forma ovale in cui appariva già al momento della vendita all’asta.
Si tratta di una delle quattro composizioni di Madonne proprie del Sassoferrato che il pittore ha più volte e in vario modo replicato. Vittorio Viale nel 1969 riteneva la tela del Borgogna sicuramente autografa per la “grazia espressiva della composizione, il fine disegno e i bei colori puri ed accarezzati”. Altre due versioni, da cui quella del Borgogna si distingue principalmente per la presenza della finestra aperta sulla sinistra, si trovano una a Stoccarda presso la Staatsgalerie, datata al 1650-1660, l’altra all’Ermitage di San Pietroburgo. Un’opera con il medesimo soggetto, ma di qualità inferiore, è presente in collezione privata (già Pesaro, Altomani & Sons).
Il disegno preparatorio Studio per Madonna del cardellino, estremamente fedele alla realizzazione finale, è conservato a Londra presso il Courtauld Institute of Art, Witt Collection (inv. 2375).
Il soggetto ritrae il Bambino tra le braccia della madre colta in un momento di tenera riflessione sul figlio. Gesù è intento a giocare con un cardellino il cui volo, per un gioco crudele, è trattenuto da un filo. La presenza del cardellino, la cui testa tinta di rosso evoca il sangue prodotto dalle spine della corona di Cristo in croce, prefigura la Passione di Gesù, così come lo sguardo malinconico e pensoso di Maria.