GIUSEPPE CARNEVALE
(Castelnuovo Scrivia, Alessandria-notizie dal 1871 al 1908)
Amore velato o Amore segreto
Replica del marmo del 1878 di Antonio Rossetti (Milano 1819-1889)
post 1878
marmo
inv. 1906, VI, 13
95 ca x 46 ca. x 35
La scultura è collocata in questo elegante spazio che, già nell’allestimento originale della casa-museo, costituiva un loggiato aperto dove erano esposte altre sculture in marmo con soggetti mitologici. Si tratta di una replica, dimensionalmente identica seppur con qualche piccola differenza nelle decorazioni degli elementi vegetali, dell’opera Amore segreto datata 1878 e firmata da Antonio Rossetti (Milano 1819-1889), un artista milanese trasferitosi a Roma nel 1843 dove è documentato fino al 1889. Viene esposta a Londra nel 1888 dove probabilmente la vide Giuseppe Carnevale, anche lui presente tra gli espositori.
Il fanciullo alato, riccioluto e sorridente, è seduto su un tronco di albero dalla corteccia fortemente rugosa arricchita da funghi, foglie e fiori che contribuisce a far risaltare per contrasto la levigatezza delle paffute carni del protagonista che trattiene dietro la schiena tre frecce appuntite, suo attributo consueto per far innamorare o allontanare dei o umani colpiti dal suo arco. Sta scostando da sé un velo drappeggiato che lo rende cieco e inaffidabile, come la casualità dell’amore e l’insensatezza degli amanti che caratterizza la passione amorosa. Tale elemento contribuisce a enfatizzare anche il virtuosismo tecnico dello scultore che suggerisce, con una sensazione tattile, le forme sottostanti.
Borgogna, che indica la statua nell’inventario del 1903 come opera di “Antonio (sic!) Carnevale”, aveva visto una versione del Rossetti all’asta dei marchesi De la Gandara tenutasi a Napoli nel 1901 (Amour voilé, n. 273, p. 26, tav. 48). L’opera di Rossetti, che non venne acquistata da Borgogna, mostra alcune varianti in corrispondenza del fogliame del tronco dell’albero su cui siede Amore.
Giuseppe Carnevale fu infatti l’autore di una serie di copie in marmo da Antonio Rossetti presenti nella collezione di Borgogna: Fanciulla con colombi o Venere (inv. 1906, V, 377), Fanciulla che legge (inv. 1906, V, 378), replica del marmo di Rossetti Il tempo è prezioso o Fai da te, e Psiche alata (inv. 1906,VI, 11).
Di Giuseppe Carnevale Borgogna acquista altre opere: due busti di Pastorella (Ciociara) (inv. 1906, IV, 52) e Pastorello (inv. 1906, IV, 51), firmato e datato “G. Carnevale /Roma 1887”, di cui una versione era stata presentata a Napoli nel 1877, e l’Erma di Gaudenzio Ferrari, copia di quella di Antonio Bisetti (Novara, notizie dal 1828) del 1856 esistente al Palazzo del Campidoglio a Roma. Lo stesso Carnevale aveva realizzato a Roma, dove risiedeva, per la salita al Pincio l’Erma di Giovanni da Procida nel 1872 mentre Rossetti un busto di Volta nel 1849.
Giuseppe Carnevale, artista originario di Castelnuovo Scrivia (Al), fu attivo a Roma nella seconda metà dell’Ottocento con sede in piazza Trinità dei Monti 10. Fu autore anche di monumenti funerari, ritratti e bassorilievi. Eseguì, tra le alre opere, il monumento ai caduti nella battaglia di Castelfidardo in San Giovanni in Laterano a Roma (Scultura: la Fede, 1860, progetto di Pietro Tenerani, Modello di Giovanni Anderlini).