GIUSEPPE DE SANCTIS
(Napoli 1858-1924)
Ritratto di Eleonora Duse
[1907]
olio su tela, firmato
Legato Cerruti-Mainardi, 2024
46,5 x 38,7 cm

Il pittore Giuseppe De Sanctis ritrae in questa tela il volto malinconico della grande attrice Eleonora Duse (Vigevano 1858-Pittsburg, Pennsylvania, Usa). Come recita infatti l’iscrizione autografa, accanto alla firma in basso a destra, l’opera era stata dedicata esplicitamente: “Alla divina/ Eleonora Duse /G. De Sanctis”. La Duse, fu tra le più importanti attrici teatrali della sua epoca, simbolo del teatro moderno, acclamata in patria e all’estero, oltre ad essere nota come musa e amante di Gabriele D’Annunzio. Non pare strano che il pittore napoletano De Sanctis, riconosciuto ritrattista attivo anche per la famiglia reale, si sia cimentato in un ritratto della diva.
L’artista si formò presso l’Accademia di Napoli dove fu allievo di importanti maestri come Filippo Palizzi, Gioacchino Toma e soprattutto allievo prediletto di Domenico Morelli. Inizialmente si dedicò ad opere di soggetto storico-bizantino e di gusto orientaleggiante come La preghiera della sera a Bisanzio, acquistato dal re Umberto I. Successivamente partecipò a numerose mostre italiane e internazionali esponendo paesaggi e dipinti di genere. Visse a Londra, dove visitò lo studio di Alma Tadema, e a Parigi, dove lavorò per il mercante d’arte Goupil. A Parigi frequentò Leon Gérome e Pascal Dagnan Bouveret che lo fecero propendere verso la pittura di genere, con scene di costume e soggetti mondani amati dalla borghesia ottocentesca.
Il suo dipinto Donna fra le ortensie (1895), realizzato per il caffè Gambrinus di Napoli, è esposto alla Pinacoteca di Capodimonte insieme a Profilo di donna.
Si dedicò inoltre all’incisione all’acquaforte di cui fu docente presso il Reale Istituto di Belle Arti di Napoli.
L’opera è parte del legato di Paola Cerruti-Mainardi (Vercelli 7/12/1932-Prarolo, Vercelli 11/8/2023) ricevuto dal Museo nel 2024.

Giuseppe De Sanctis, Ritratto di Eleonora Duse, olio su tela, Vercelli, Museo Borgogna