JAN DAVIDSZ DE HEEM
(Utrecht 1606 – Anversa 1683/4)
Composizione di rose e frutti appesa ad un nastro azzurro
rame, firmato e datato 1648
inv. 1906, XV, 172 29 x 21,5 cm
L’artista che firma questo piccolo ma bellssimo rame, Jan Davidsz De Heem, figlio del pittore di fiori David de Heem, fu maestro indiscusso della natura morta alla metà del Seicento. Svolse la prima attività tra Utrecht e Leida dove si sposò e, nel 1631, nacque il figlio Cornelis. Si stabilì poi ad Anversa dove divenne membro della gilda di San Luca e dove tenne la sua scuola. La sua pittura, memore della varietà ed elegnaza delle composizioni floreali di Jan Brueghel dei Velluti e di Daniel Seghers, fu caratterizzata da una riduzione della gamma cromatica e da una vitale e barocca esuberanza. Alla diffusione del suo linguaggio contribuirono il fratello David II ed il figlio Cornelis Jansz. Questa semplice composizione appartiene alla maturità del pittore. Sono raffigurate una Rosa x alba, cinque fiori di Rosa x Provincialis in vari stadi di sviluppo, una Rosa foetida gialla, un rametto di Scylla bifolia, un grappolo di ciliegie e un ribes rosso. In questo periodo firmò anche quadri dalle composizioni molto articolate come il Calice con ghirlanda di fiori e frutta della Gemäldegalerie di Berlino (inv. 906B). Nella sua semplicità il dipinto del Borgogna suggerisce un intrico di steli e verzure. Il legame cromatico è ricercato e la stesura finissima nella resa dei petali. Il linguaggio simbolico che si cela dietro alle nature morte del Seicento è qui evocato nella presenza della rosa, fiore spinoso emblema di Cristo e della sua Passione, e dei frutti che mutano colore da bianco a rosso nella maturazione, anch’essi simbolo cristologico.