Paolo Manaresi
(Bologna 1908 – 1991)
Testa di ragazza
Bronzo, firmato
1934 circa
31 x 26,5 x 23 cm
Il bronzo, firmato da Paolo Manaresi, in basso a destra in corrispondenza della ciocca di capelli della giovane ritrattata, venne donato al Museo nel 1940 dopo la mostra del 1939 a Palazzo Littorio a Vercelli insieme alla scultura raffigurante Testa di ragazzo.
L’artista bolognese è noto prevalentemente per la sua attività grafica, a cui inizia a dedicarsi dal 1949 su incoraggiamento di Giorgio Morandi, ed è riconosciuto tra i principali incisori del Novecento. Realizzò prevalentemente opere incisorie e pittoriche. Formatosi all’Accademia di Bologna, dal 1933 tenne la cattedra di Decorazione e Disegno della Scuola Professionale d’Arte di Varallo Sesia (Vercelli), sotto la gestione della Società di Incoraggiamento allo studio del Disegno in Valsesia. Qui mantenne l’incarico fino al 1942 come docente di Pittura, Plastica ornamentale, Scultura e Cultura generale, passando alla direzione nel 1938. A questo periodo si riferiscono le due opere del Museo Borgogna delle quali una versione identica è conservata presso la Associazione Artistica Paolo Manaresi di Bologna. In particolare la Testa di ragazzo di Bologna risulta firmata e datata 1934, anno a cui si possono ascrivere anche le due teste del Borgogna che costituiscono un raro esempio della sua attività scultorea. Malgrado non sia ancora stata individuata l’identità dei due soggetti è noto che l’artista fosse solito prendere a modelli i giovani allievi della scuola di Varallo.
Manaresi fu più volte invitato a partecipare, con importanti riconoscimenti alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e a numerose mostre in Italia e all’estero. Nel 1958 Morandi lo indicò come suo successore alla cattedra di Tecniche dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna.