Una partita a scacchi tra Gerolamo Induno e Harry Potter
Per il primo appuntamento di #confrontinaspettati gli scacchi faranno da trait d’union tra il famoso pittore milanese e il giovane mago inglese.
Oltre gli scacchi
L’antico gioco degli scacchi ricopre un ruolo fondamentale nel dipinto La partita a scacchi di Gerolamo Induno (1825 – 1880) e nel
libro Harry Potter e la pietra filosofale.
Il nome scacchi risale al persiano shah, ovvero re, accennando al pezzo chiave deI gioco. Nella tela di Induno e nel romanzo di Harry Potter gli scacchi rappresentano più di un passatempo. Questi sono, infatti, fondamentali per salvare la cosa più preziosa che esista: la vita. I punti di contatto tra Induno e Harry Potter, però, vanno oltre gli scacchi. Entrambi, infatti, si distinguono per il loro carattere rivoluzionario, battagliero e indomito.
Uno compie magie con la bacchetta, l’altro col pennello. Soffermandosi sulla produzione di Induno si nota grande interesse per la pittura storica e per le scene di genere. Nella prima è in grado di narrare con drammaticità e passione gli eventi del tempo. Nella seconda fa risaltare con minuziosa attenzione i dettagli delle ambientazioni e dei costumi. Per approfondimenti sulla figura del pittore si veda la voce a lui dedicata nel Dizionario biografico degli Italiani.
La partita a scacchi del Museo Borgogna
L’attività di Gerolamo Induno è ben documentata al Borgogna dove si conservano diverse sue opere.
La partita a scacchi è una replica autografa del dipinto con lo stesso soggetto conservato presso la GAM di Milano. Il quadro trae ispirazione dall’opera teatrale in versi Una partita a scacchi di Giuseppe Giacosa inscenata per la prima volta a Napoli nel 1873.
Nel dramma Iolanda e Fernando, giovane sfrontato e coraggioso, si ritrovano a giocare a scacchi. Se l’uomo vincerà potrà sposare la ragazza ma in caso di perdita lo attenderà la morte. Durante la partita i due si innamorano e Iolanda decide di darsi scacco matto e concedersi in sposa al ragazzo.
Il dipinto si pone nel momento dell’attività di Induno in cui le scene di genere prevalgono sui dipinti storici. La tela si caratterizza per l’accurata resa degli abiti e dell’arredamento e per la sapiente costruzione della scena.
Scacchi magici in Harry Potter e la pietra filosofale
Harry Potter si avvicina agli scacchi magici durante le vacanze natalizie del suo primo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. È l’amico Ron ad insegnargli le regole del gioco, che sono come quelle degli scacchi comuni, con la differenza che i pezzi sono vivi.
Per chi conosce il libro sa che la bravura di Ron negli scacchi sarà fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo finale: il ritrovamento della pietra filosofale e la sconfitta del malvagio Voldemort.
Harry gioca a scacchi anche sulla copertina della prima edizione italiana del testo edito da Salani nel 1998. Copertina illustrata da Serena Riglietti che, in occasione del ventesimo anniversario dalla prima pubblicazione, Salani riproporrà ai lettori.
Sara Agnelli, volontaria del Servizio Civile Nazionale