La presentazione del contributo
Un nuovo aiuto per la Sala Araba!
Il Presidente del Museo Borgogna, avv. Francesco Ferraris, insieme ad Amleto Impaloni, Direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, e ad Adriano Sonzini, Presidente del Comitato Ancos del Piemonte Orientale, hanno presentato, durante la conferenza stampa di venerdì 10 febbraio 2023, la collaborazione e il sostegno dell’Associazione ai restauri della Sala Araba del Museo Borgogna.
Con Luigi Crosta e Renzo Fiammetta di Confartigianato, è intervenuto anche l’ing. Pier Paolo Forte, consigliere di amministrazione del Museo nonché promotore della collaborazione con Confartigianato Imprese oltre che sostenitore e mecenate a titolo personale, tramite Art bonus, del recupero della Sala Araba.
Giuseppe Parvis, l’ebanista del Re
Il contributo di Ancos con Confartigianato verrà utilizzato per restaurare gli arredi lignei e gli oggetti di arte decorativa dell’ebanista Giuseppe Parvis (1831-1909).
Sul noto ebanista è prevista anche una pubblicazione entro la fine dell’anno promossa dagli eredi. Coinvolgerà un gruppo specializzato di studiosi del tema, oltre ad ospitare un capitolo dedicato alla Sala Araba del Museo.
La professoressa Ornella Selvafolta, infatti, curerà insieme all’erede Manfredo Lapi Gatteschi, la pubblicazione monografica su Parvis.
La nota studiosa, autrice di numerose pubblicazioni anche sulle arti decorative e sul gusto per l’esotismo, già professore ordinario di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano e attualmente docente di Storia delle arti Decorative e del Design alla Scuola di Specializzazione in Beni Storici e Artistici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si è occupata per la prima volta di Giuseppe Parvis in Dreams from the East in the Nineteenth Century Taste and Interior, in “Environmental Design” nel 1994 e, successivamente in diverse altre occasioni, tra cui la mostra Mondi a Milano, MUDEC Museo delle Culture, Milano 2015 con il saggio e la sezione: Il Signor Parvis del Cairo.
Riguardo all’artista-artigiano ne sintetizza così il profilo biografico: “Giuseppe Parvis fu un pregiato ebanista, formatosi a Torino ed emigrato nel 1859 al Cairo dove fondò un laboratorio artigiano per la produzione di mobili e oggetti che raggiunsero fama internazionale. Ispirandosi all’architettura e alle arti egiziane, Parvis elaborò creazioni originali di gusto orientalista (neomoresco e neoegizio) che rispondevano ai desideri di decoro e esotismo delle classi agiate europee ed extraeuropee. Presente nella maggior parte delle grandi esposizioni che si susseguono tra Otto e Novecento (a Milano e Torino come a Parigi, Vienna e Philadelphia), Parvis fu spesso premiato per l’originalità e la finezza di realizzazioni che incontrarono il favore di una squisita clientela di artisti e colti collezionisti. Tra questi Antonio Borgogna nella cui casa-museo a Vercelli è conservata una “sala araba” di notevole interesse”.
Il restauro dei legni e degli oggetti di Giuseppe Parvis
I restauri degli oggetti di Parvis sono stati affidati al noto Laboratorio Nicola Restauri. Il laboratorio di Aramengo si può fregiare del titolo di eccellenza artigiana.
Durante la conferenza stampa abbiamo presentato ai giornalisti il lavoro di restauro e le fasi di avanzamento all’interno del cantiere museale della Sala Araba.
Sono intervenuti i restauratori Annarosa Nicola, Nicola Pisano e Giancarlo Tognin del Laboratorio Nicola di Aramengo.
Come avviene ormai da un paio d’anni attraverso le visite guidate dentro il cantiere, il conservatore Cinzia Lacchia insieme alle varie maestranze di restauratori specializzati, illustrano ai visitatori l’avanzamento dei lavori e le riflessioni metodologiche e operative messe in atto per il recupero della Sala.
La parete nord
Nelle prossime settimane i lavori proseguiranno per portare a termine la prima parete interamente descialbata dalle tinteggiature sovrammesse nel corso degli anni. La Parete nord sarà la prima a essere completata nel restauro integrativo.
Le colorazioni originarie della parete nord sono infatti in fase di recupero da parte di un’altra squadra di restauratori vercellesi del laboratorio Ferrari Restauri.
Grazie al finanziamento di Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli (bando “Restauri ad Arte”) e di Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (Bando “Cantieri diffusi”) i lavori stanno proseguendo con regolarità.
Maria Grazia Ferrari, con le restauratrici Veronica Sfondrini e Valentina Cassaro, sta ultimando il recupero delle decorazioni murarie della parete nord. Durante la conferenza stampa ha descritto la proposta tecnica di integrazione della zoccolatura con una pannellatura rimovibile.
Tutti i lavori sono condotti e autorizzati dal funzionario di Soprintendenza dott. Andrea Quecchia. La consulenza tecnica è della funzionaria restauratrice del Ministero Emanuela Ozino Caligaris.
Il Museo Borgogna é grato agli sponsor pubblici e privati che stanno anche adottando alcuni restauri tramite l’Art Bonus.
Speriamo di riallestire, entro l’estate, la Parete nord.
Siamo grati a tutti coloro che, con il loro contributo, vorranno dare continuità al cantiere. Attraverso nuove donazioni potremo recuperare altri oggetti e proseguire il restauro delle altre pareti.